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Море волнуется раз
Mamma in spiaggia di solito legge, pensa e sogna oppure ascolta la musica. Anche io leggo , penso e ascolto la musica. A me però tutto passa a fretta, mamma invece ci passa le ore. Non c’è tempo di stare seduto in spiaggia, quando hai davanti una immenso mare disteso?! Mentre mamma sistema l’ ombrello e le sdraio io già bagno piedi ; entro fino alle ginocchia nell’ acqua a guardo nell’ acqua cristallina. Ci sono sassolini, medusine, bollicine dell’ onde e le mia dita . Io le muovo e le salutò : -Ciao dita! Come va laggiù? Vicino sicuramente c’ è qualcuno che gonfia il materassino, o chi mangia un panino al formaggio o pure che sta semplicemente in piedi a braccia aperte a prendere il sole. Mamma dice che la nostra spiaggia lei piace perché è calma e silenziosa e non bisogna stare uno sopra l’ altro . Certo stare seduto sopra la testa dì qualcuno non è comodo! La mia testa, per esempio, non reggerebbe se quel signore ciccione laggiù, ci stesse seduto sopra. Il silenzio , a dir la verità, non mi piace, ma qui mamma se lo inventa perché la nostra spiaggia non è affatto silenziosa. Specialmente da quando sono arrivate delle ragazzine nell’ albergovicino. Da dove arrivano tutte queste ragazzine, di colpo? Pure mamma si è incuriosita e ha chiesto a una signora alta con un fischio al colo che porta le bambine in spiaggia . La signora a quanto pare non era una semplice signora , ma un’ allenatrice . Le bambine erano delle ginnaste! Mentre io quadravo le mie dita nell’ acqua , loro si riscaldano sulla sabbia : si piegavano in diverse direzioni come se fossero delle molle. Dopo l’ allenatrice ha detto che potevano fare il bagno . La ragazze non sanno nuotare in modo piano e in silenzio! Strillano . L’allenatrice Con fischietto , le aiuta a rompere la pace della spiaggia. Quando le bambine fanno il bagno, il mare si agita, anche se prima era calma. Il mare si agita sempre , in generale . E certo come si fa a non preoccupare : è profondo, è pieno di scuali, di meduse che pizzicano. Il mare riporta le ragazze con un’ onda a riva - così si riposano , invece ragazzine risaltano I’m acqua e strillano e ridano. Dopo l’ allenatrice soffia nel fischietto tre volte . Vuol dire che il bagno è finito. Ancora per molto tempo saltano per la riva su un piede, si scuotono le orecchie per fare uscire l’ acqua , si asciugano con asciugamani colorati e giocano a un gioco. Una scandisce: - il mare si agita - uno! Il mare si agita - due! Il mare si agita- tre! Le belle statuine del mare , ferme! Le altre si immobilizzano e io indovino - chi è un pesciolino, chi è una conchiglia, chi una stella marina . Poi portano via le ragazze, perché hanno tutta la vita secondo degli orari da rispettare. Si devano allenare, così poi riescono a toccare con il naso i talloni. Questo si chiama -agonismo. Il mare si preoccupa: verrano o no , domani le ragazzine ? E ‘ abituato a loro. Il mare ha una vita agitata. E mi preoccupo anch’io a dire la verità!