2 рассказа:« Зуб»/ « С неба»
1-й ПЕРЕВОД НА ИТАЛЬЯНСКИЙ.
УРОВЕНЬ «МОСТОК». СТАНИСЛАВ ВОСТОКОВ. РАССКАЗ « ЗУБ».
IL DENTE.
Stamattina io ho sentito che mi dondolava il primo dente. Io mi sono cosi spaventato!
Nella strada dell’asilo io lo toccavo sempre, toccavo con la lingua e non mi potevo fermare. Quando io ho detto nel gruppo che mi dondolava il dente tutti subito volevano guardarlo e uno alla volta lo facevano dondolare, finchè non stava dondolando come su un filo.
Yulia dice:
- Tu forse ti sei ammalato con qualcosa di pericoloso. La mamma dice c’è una pericolosa malattia che fa cadere tutti i denti.
Dopo è arrivato in ritardo Losev. Quando a lui gli hanno detto che a me dondolava il dente anche lui ha voluto farlo dondolare.
Losev ha messo la mano nella mia bocca e ha tirato il dente e lui subito è volato via.
- Tu non ti preoccupare, - ha detto Losev, - adesso noi lo rimettiamo di nuovo al suo posto. Datemi qualcosa di pesante!
Ora Mascia ha corso direttamente dalla maestra e con terrore ha detto che mi sono caduti tutti i denti.
- E’ normale, - ha risposto Vera Aleksandrovna,- a 10 anni tutti cadono.
- - Come tutti? – mi sono spaventato. – Ma con cosa mangerò?
- Cosi ti cresceranno i nuovi denti permanenti e invece questi sono da latte.
Losev si inchino:
- Ora apisco perché loro sono cosi liquidi.
2-й ПЕРЕВОД НА ИТАЛЬЯНСКИЙ. УРОВЕНЬ « МОСТОК» . РАССКАЗ « С НЕБА» ( АВТОР Н. ЕВДОКИМОВА)
DAL CIELO.
Al mattino nella tasca della giacca ho trovato una stella. Lei aveva le punte leggermente appuntite, lei era calda. Io ho sigillato la tasca con la mano per far cosi che non si veda come lei brillava.
-Ciao, -ha detto lei. – Io sono la stella. E tu chi sei?
-Io sono Michka, ho risposto io. – Come hai fatto a venire da me?
-Sono caduta dal cielo…Ma tu mi lascerai andare? – ha chiesto la stella.
-Si, - ho detto io. – Certo, stasera!
Quando appena si e fatto buio, ho preso lei sul palmo della mano, e l’ho messa davanti alla finestra aperta, e lei ha volata su.
Al mattino nella tasca io ho ritrovato ancora la stella.
-Ciao! – ho detto io. Sei ancora caduta per sbaglio?
-No, - ha detto la stella. – L’ho fatta apposta… Ma tu mi lascerai andare stasera?
-Si, - ho detto io. – Come sempre, tu lo sai…
УРОВЕНЬ «МОСТОК». СТАНИСЛАВ ВОСТОКОВ. РАССКАЗ « ЗУБ».
IL DENTE.
Stamattina io ho sentito che mi dondolava il primo dente. Io mi sono cosi spaventato!
Nella strada dell’asilo io lo toccavo sempre, toccavo con la lingua e non mi potevo fermare. Quando io ho detto nel gruppo che mi dondolava il dente tutti subito volevano guardarlo e uno alla volta lo facevano dondolare, finchè non stava dondolando come su un filo.
Yulia dice:
- Tu forse ti sei ammalato con qualcosa di pericoloso. La mamma dice c’è una pericolosa malattia che fa cadere tutti i denti.
Dopo è arrivato in ritardo Losev. Quando a lui gli hanno detto che a me dondolava il dente anche lui ha voluto farlo dondolare.
Losev ha messo la mano nella mia bocca e ha tirato il dente e lui subito è volato via.
- Tu non ti preoccupare, - ha detto Losev, - adesso noi lo rimettiamo di nuovo al suo posto. Datemi qualcosa di pesante!
Ora Mascia ha corso direttamente dalla maestra e con terrore ha detto che mi sono caduti tutti i denti.
- E’ normale, - ha risposto Vera Aleksandrovna,- a 10 anni tutti cadono.
- - Come tutti? – mi sono spaventato. – Ma con cosa mangerò?
- Cosi ti cresceranno i nuovi denti permanenti e invece questi sono da latte.
Losev si inchino:
- Ora apisco perché loro sono cosi liquidi.
2-й ПЕРЕВОД НА ИТАЛЬЯНСКИЙ. УРОВЕНЬ « МОСТОК» . РАССКАЗ « С НЕБА» ( АВТОР Н. ЕВДОКИМОВА)
DAL CIELO.
Al mattino nella tasca della giacca ho trovato una stella. Lei aveva le punte leggermente appuntite, lei era calda. Io ho sigillato la tasca con la mano per far cosi che non si veda come lei brillava.
-Ciao, -ha detto lei. – Io sono la stella. E tu chi sei?
-Io sono Michka, ho risposto io. – Come hai fatto a venire da me?
-Sono caduta dal cielo…Ma tu mi lascerai andare? – ha chiesto la stella.
-Si, - ho detto io. – Certo, stasera!
Quando appena si e fatto buio, ho preso lei sul palmo della mano, e l’ho messa davanti alla finestra aperta, e lei ha volata su.
Al mattino nella tasca io ho ritrovato ancora la stella.
-Ciao! – ho detto io. Sei ancora caduta per sbaglio?
-No, - ha detto la stella. – L’ho fatta apposta… Ma tu mi lascerai andare stasera?
-Si, - ho detto io. – Come sempre, tu lo sai…