Королевская корова
Nina Dashevskaja
La mucca reale
Un bambino venne dalla sua mamma e disse:
“Disegnami una mucca. Per favore!”
Ma la mamma di questo bambino non era una semplice mamma. Era una regina! Ed il bambino ovviamente era un principe.
“ Eh, - pensò la regina, - immaginavo di poter fare tutto. Fuochi d’artificio che durino tre giorni – facile! Macché fuochi d’artificio! Mi basta muovere un dito – ed ecco la guerra! Oppure, diciamo, che vorrò costruire in un posto vuoto, tutto spianato, un castello. Pure con un impianto idrico… Ma non posso disegnare una mucca. Non ho il talento! Forse è meglio chiamare il pittore di corte?
La Regina guardò suo figlio, gli sistemò il colletto di pizzo scombinato. Guardò negli occhi severi del futuro re.
E capì: tocca disegnare. Da sola!
La Regina sospirò e prese un plico di carta rosa con il monogramma della Regina. Poi tuffò una penna d’oro in un inchiostro d’oro e scarabocchiò una cosa che più di tutto ricordava una valigia. Dopo alla valigia si aggiunsero delle gambette-bastoncini e la coda-scopa.
Adesso si doveva incominciare a disegnare una faccia. Ve lo immaginate bene la faccia di una mucca? E la regina non se lo immaginava nemmeno. In un nessun modo! Ma lei scottò coraggiosamente l’inchiostro avanzato dalla penna e si mise a disegnare il viso, come lo sapeva fare: puntino, puntino, virgola…E le orecchie, orecchie! Non dimenticare! E anche le corna, visto che si tratta di una mucca.
La valigia con la faccia umana scodinzolava allegramente la sua coda-scopa e masticava la camomilla. E sorrideva. Eccome – fino alle orecchie!
La regina scrollò le spalle, perplessa, e mostrò al bambino la sua creazione. E lo sguardo severo dell’erede all’improvviso si’schiarì:
“Mamma, mammina! Che mucca deliziosa! La volevo proprio cosi…Che sorridesse proprio cosi!”
E piccolo principe iniziò a saltellare su un piede solo dall’entusiasmo e dopo si girò attorno a se stesso sul tacco, visto che era l’unico a poter voltare le spalle alla regina!
La regina lo guardava pensando: “Ecco il mio bambino. Futuro re, giusto e generoso!”. Ma dopo guardò ancora il suo disegno e si corresse: “No, solamente generoso… Crescerà e annullerà le tasse reali, abolirà la pena di morte, scioglierà l’esercito… Farà crollare tutto il regname, perbacco! No, devo essere più severa con lui…”
E baciò bambino sul piccolo naso lentigginoso.
La mucca reale
Un bambino venne dalla sua mamma e disse:
“Disegnami una mucca. Per favore!”
Ma la mamma di questo bambino non era una semplice mamma. Era una regina! Ed il bambino ovviamente era un principe.
“ Eh, - pensò la regina, - immaginavo di poter fare tutto. Fuochi d’artificio che durino tre giorni – facile! Macché fuochi d’artificio! Mi basta muovere un dito – ed ecco la guerra! Oppure, diciamo, che vorrò costruire in un posto vuoto, tutto spianato, un castello. Pure con un impianto idrico… Ma non posso disegnare una mucca. Non ho il talento! Forse è meglio chiamare il pittore di corte?
La Regina guardò suo figlio, gli sistemò il colletto di pizzo scombinato. Guardò negli occhi severi del futuro re.
E capì: tocca disegnare. Da sola!
La Regina sospirò e prese un plico di carta rosa con il monogramma della Regina. Poi tuffò una penna d’oro in un inchiostro d’oro e scarabocchiò una cosa che più di tutto ricordava una valigia. Dopo alla valigia si aggiunsero delle gambette-bastoncini e la coda-scopa.
Adesso si doveva incominciare a disegnare una faccia. Ve lo immaginate bene la faccia di una mucca? E la regina non se lo immaginava nemmeno. In un nessun modo! Ma lei scottò coraggiosamente l’inchiostro avanzato dalla penna e si mise a disegnare il viso, come lo sapeva fare: puntino, puntino, virgola…E le orecchie, orecchie! Non dimenticare! E anche le corna, visto che si tratta di una mucca.
La valigia con la faccia umana scodinzolava allegramente la sua coda-scopa e masticava la camomilla. E sorrideva. Eccome – fino alle orecchie!
La regina scrollò le spalle, perplessa, e mostrò al bambino la sua creazione. E lo sguardo severo dell’erede all’improvviso si’schiarì:
“Mamma, mammina! Che mucca deliziosa! La volevo proprio cosi…Che sorridesse proprio cosi!”
E piccolo principe iniziò a saltellare su un piede solo dall’entusiasmo e dopo si girò attorno a se stesso sul tacco, visto che era l’unico a poter voltare le spalle alla regina!
La regina lo guardava pensando: “Ecco il mio bambino. Futuro re, giusto e generoso!”. Ma dopo guardò ancora il suo disegno e si corresse: “No, solamente generoso… Crescerà e annullerà le tasse reali, abolirà la pena di morte, scioglierà l’esercito… Farà crollare tutto il regname, perbacco! No, devo essere più severa con lui…”
E baciò bambino sul piccolo naso lentigginoso.