LA MUCCA REALE
Un ragazzo venne dalla sua mamma e disse:
-Disegnami una mucca. Per favore!
Ma la mamma di questo ragazzo non era una semplice mamma. Era una regina! E il ragazzo era ovviamente un principe.
“Eh, - pensò la regina, - sembrava, potessi fare tutto. Fuochi d’artificio per tre giorni - facile! Ma che fuochi d’artificio, se muovo il dito - e prego, guerra!”
“Oppure, mettiamo, se solo volessi, costruiranno un castello in un luogo assolutamente vuoto. Anche con l’acquedotto! Ma una mucca – non posso. Non ho questo talento! E se chiamassi un pittore a corte?”
La regina guardo’ il figlio, gli sistemo’ il colletto di pizzo rimosso. Guardo’ nei severi occhi grigi del futuro re.
E capi’: dovevo disegnare da sola!
La regina sospiro’ e prese un pacco di carta rosa con il simbolo reale. Poi bagno’ la piuma dorata nell’ inchiostro dorato e scarabocchio’qualcosa, molto simile a una valigia. Dopo, alla valigia si aggiunsero zampette, stecchini e la coda a scopa.
Adesso bisognava occuparsi del viso. Voi vi immaginate bene il muso di una mucca? Ma la regina non ce l’aveva proprio presente! In nessun modo! Ma lei coraggiosamente tolse l’inchiostro in eccesso dalla piuma e si occupo’del muso come sapeva: due punti come occhi, una virgola come sopracciglia.. e le orecchie, non dimenticarle! E le corna, in fin dei conti e’ una mucca...
La valigia con la faccia da persona muoveva felicemente la coda a scopa e masticava una margherita, sorridendo. E come sorrideva, fino alle orecchie!
La regina timidamente si strinse nelle spalle e fece vedere al ragazzo il frutto del suo lavoro. Il severo sguardo dell’ erede ad un tratto si illumino’.
Mamma, mammina! Che mucca meravigliosa! Ne volevo esattamente una cosi’... Che sorridesse come questa!
E il giovane principe dall’estasi saltello’ su una gambetta, e poi si giro' sul tacchetto, addirittura attorno se stesso perchè era l'unico che poteva permettersi di girare la schiena alla regina!
La regina lo guardava e pensava: “Eccolo il mio ragazzo - il futuro re, ragionevole e magnanimo!”. Allora guardò un’altra volta il suo disegno e si corresse : “No, e’ solo magnanimo.. Quando crescera’, abolira’ le tasse reali, la pena di morte, scioglierà l’esercito.. distruggera’ tutto il regno per Diana! No, devo essere piu’ severa con lui..”
E lei bacio’ il ragazzo il suo naso sudato e lentigginoso.
-Disegnami una mucca. Per favore!
Ma la mamma di questo ragazzo non era una semplice mamma. Era una regina! E il ragazzo era ovviamente un principe.
“Eh, - pensò la regina, - sembrava, potessi fare tutto. Fuochi d’artificio per tre giorni - facile! Ma che fuochi d’artificio, se muovo il dito - e prego, guerra!”
“Oppure, mettiamo, se solo volessi, costruiranno un castello in un luogo assolutamente vuoto. Anche con l’acquedotto! Ma una mucca – non posso. Non ho questo talento! E se chiamassi un pittore a corte?”
La regina guardo’ il figlio, gli sistemo’ il colletto di pizzo rimosso. Guardo’ nei severi occhi grigi del futuro re.
E capi’: dovevo disegnare da sola!
La regina sospiro’ e prese un pacco di carta rosa con il simbolo reale. Poi bagno’ la piuma dorata nell’ inchiostro dorato e scarabocchio’qualcosa, molto simile a una valigia. Dopo, alla valigia si aggiunsero zampette, stecchini e la coda a scopa.
Adesso bisognava occuparsi del viso. Voi vi immaginate bene il muso di una mucca? Ma la regina non ce l’aveva proprio presente! In nessun modo! Ma lei coraggiosamente tolse l’inchiostro in eccesso dalla piuma e si occupo’del muso come sapeva: due punti come occhi, una virgola come sopracciglia.. e le orecchie, non dimenticarle! E le corna, in fin dei conti e’ una mucca...
La valigia con la faccia da persona muoveva felicemente la coda a scopa e masticava una margherita, sorridendo. E come sorrideva, fino alle orecchie!
La regina timidamente si strinse nelle spalle e fece vedere al ragazzo il frutto del suo lavoro. Il severo sguardo dell’ erede ad un tratto si illumino’.
Mamma, mammina! Che mucca meravigliosa! Ne volevo esattamente una cosi’... Che sorridesse come questa!
E il giovane principe dall’estasi saltello’ su una gambetta, e poi si giro' sul tacchetto, addirittura attorno se stesso perchè era l'unico che poteva permettersi di girare la schiena alla regina!
La regina lo guardava e pensava: “Eccolo il mio ragazzo - il futuro re, ragionevole e magnanimo!”. Allora guardò un’altra volta il suo disegno e si corresse : “No, e’ solo magnanimo.. Quando crescera’, abolira’ le tasse reali, la pena di morte, scioglierà l’esercito.. distruggera’ tutto il regno per Diana! No, devo essere piu’ severa con lui..”
E lei bacio’ il ragazzo il suo naso sudato e lentigginoso.